Teatro

Cosa c'è sotto il cielo di Milano?

Cosa c'è sotto il cielo di Milano?

Ha aperto l'8 marzo lo spazio Il cielo sotto Milano, nella stazione ferroviaria di Porta Vittoria. L'inaugurazione è stata all'insegna della musica e del teatro, del buon cibo e del divertimento grazie alla compagnia della Dual Band e di tutti gli artisti presenti a esporre il cartellone del nuovo teatro.

Il cielo sotto Milano si distingue subito per la sua location originale: è infatti l’unico teatro sotto la metro di Milano, esattamente nel passante ferroviario di Porta Vittoria; lo spazio è protetto da vetrine trasparenti e i passanti tra un treno in ritardo e l’altro possono sbirciare al suo interno in qualsiasi momento, osservare attori in prova o musicisti ispirati. Lo spazio può essere vissutto attivamente da chi passa, osservando o entrando, spinti da un’insopprimibile curiosità.

Il progetto nasce dall’incontro tra Anna Zapparoli, fondatrice della Dual Band e Camillo Dedori, presidente dell’associazione le Belle Arti e di Artepassante. La prima aveva un’idea, il secondo uno spazio disponibile. L’obiettivo comune di entrambi è quello di riqualificare luoghi dimenticati di Milano, avvicinare un nuovo pubblico e soprattutto renderlo partecipe. Il progetto si sviluppa a partire da maggio, lo spazio prende forma a partire da dicembre, e l’8 marzo comincia la primavera sotto il cielo di Milano.

In questo modo la Dual Band trova un proprio spazio personale e organizza la propria stagione di primavera, mantenendo la propria anima duale: musica e teatro infatti saranno compresenti e si destreggeranno funambolicamente sul filo sottile che le separa (o le unisce).

L’inaugurazione è affidata ai padroni di casa, la Dual Band e allo spettacolo Boîte à surprises, declinato in L’altra metà del cielo (sotto Milano), dedicato alle donne in canzone in occasione della loro festa. Lo spettacolo unisce musica e teatro in maniera divertente e travolgente; la bravura di questi cantanti-attori emerge presto, trascinandoti in un vortice di risate tra il Don Giovanni, passando per la triste Jenny Wreng di Paul McCarteney, fino ad un madrigale che si trasforma improvvisamente in una Lady Gaga molto pop.

Il cartellone continua con una stagione molto varia e con più di venti appuntamenti fra prestigiose ospitalità e produzioni proprie, fra teatro, musica, cinema, incontri, novità e tradizione, senza barriere e senza steccati. Inoltre per ogni serata di programmazione compreso nel prezzo del biglietto sarà compresa la cena e una selezione di birra artigianali scelte direttamente dai componenti della band.

Prossimi appuntamenti sono la rassegna cinematografica a cura di Mattia Cazzaniga Nuovo Cinema Vittoria, dove i film presentati avranno come tema i treni; si inaugura il 17 marzo con L'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat. Segue Salta Farid! - Il lungo viaggio di Farid, scolparo afgano che credeva che l’Inghilterra fosse la capitale dell’America di Anna Zapparoli e Mario Borciani, produzione Dual Band e Raccontami una storia - God has no religion!, una serie di incontri per capire la cultura altrui in vista di una comprensione che porti alla tolleranza e all’accoglienza. La compagnia Odemà metterà in scena Modì - L’ultimo inverno di Amedeo Modigliani. Ci saranno inoltre molti appuntamenti con la musica al centro, come Bruno Canino - Piano recital, la Woody Gipsy Band, Afea Quartet e Dorela Cela, Luca Velotti Quartet e il coinvolgimento degli allievi del Conservatorio di Milano in occasione di Pianocity. Ci sarà inoltre una rassegna in lingua originale per festeggiare Shakespeare.

Questi sono solo alcuni degli appuntamenti in stagione, per il loro progetti teatrali potrete consultare il loro sito, LA DUAL BAND.

La vitalità che si è potuta vedere in una sola sera di attività testimonia come Milano sia pieno di giovani realtà e idee creative che aspettano solo uno spazio, un’occasione per trovare il proprio posto nel panorama artistico e culturale della città. Nel sottosuolo della metropoli qualcuno ha trovato il proprio posto e il cielo sotto Milano è ora meno grigio.